pp.520, rilegato
Il Risorgimento della Nazione non fu il Risorgimento del Mezzogiorno. Si potrebbe riassumere così l’esito dell’impegno profuso dai fratelli Liborio e Giuseppe Romano come emerge dal volume "Liborio e Giuseppe Romano. La nascita dello Stato italiano e la difesa del Mezzogiorno (Elezioni - Atti Parlamentari - Allegazioni giuridiche)". Una panoramica su una famiglia della borghesia agraria salentina nella seconda metà dell’800, con due zumate sui due fratelli, Liborio e Giuseppe, che vissero da protagonisti la transizione dal Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia e gli esordi della vita politica dello Stato unitario. Due personaggi di grande popolarità, poi come cancellati dalla memoria collettiva; ora riproposti all’attenzione di conterranei e studiosi. Di carattere documentaristico-apologetico, è uno di quei libri che ambiscono a contenere tutto, a partire dalle notizie geografiche del paese natio del personaggio o personaggi biografati, della famiglia, delle vicende di vita, delle opere e dei giudizi variamente espressi e in tempi diversi, epigrafati in apertura di capitoli. 400 delle complessive pagine (i quattro quinti) sono dedicate ai documenti, atti parlamentari, allegazioni giuridiche, lettere. Per Accogli i fratelli Romano furono due grandi patrioti italiani e due grandi politici, impegnati sul fronte, a nazione unita, a rappresentare e tutelare gli interessi del Mezzogiorno. La corposa documentazione parlamentare a corredo del volume ne fa testo. In realtà non sposta l’asticella della considerazione pubblica nei confronti soprattutto di d. Liborio, la cui lettera al Cavour sulla "questione" meridionale del 15 maggio 1861 era abbastanza nota. Non così per Giuseppe, la cui attività parlamentare si svolse in un periodo di tempo più lungo, fino al 1890, con l’opportunità di intervenire su numerose questioni di interesse territoriale e nazionale....